#Comfort del paziente 28. Mar 2022

L'osso autologo è insostituibile? Confronto di una ricostruzione ossea verticale con placche ossee allogeniche e autologhe in split-mouth design

In genere la perdita dei denti dovuta a problemi endodontici o parodontici è accompagnata anche da una perdita di strutture ossee. Pertanto l'inserimento consecutivo di un impianto necessita della ricostruzione più o meno estesa di strutture ossee. Per il procedimento terapeutico di accrescimento in implantologia dentale si sono dimostrati sicuri e di successo i trapianti di blocchetti ossei o la rigenerazione ossea guidata. Attualmente il "gold standard" è la ricostruzione con osso autologo.

Nel caso presentato, ad una paziente con quantità limitata di osso ad entrambi i lati dell'arcata inferiore è stato eseguito un accrescimento osseo verticale ed un impianto in due tempi con relining accrescitivo. Una metà dell'arcata è stata restaurata con placche ossee autologhe, l'altra con placche ossee allogeniche. La guarigione è stata analoga in entrambi i lati, senza complicazioni e con riassorbimento solo limitato.

Il contributo completo in lingua tedesca è disponibile qui: